Caldaie a Biomassa: Incentivi, Prezzi e Rendimento dei Modelli Disponibili

Con il termine caldaie a biomassa ci si riferisce a tutte quelle caldaie che vengono alimentate con la biomassa, ossia o con il pellet, o con la legna, oppure con il cippato.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Quali sono i migliori modelli che si possono trovare in commercio? Quali sono generalmente i prezzi delle caldaie a biomassa? Come funzionano gli incentivi da parte dello stato? Oggi andremo a rispondere insieme a tutte queste domande sulle caldaie a biomassa!

Che cosa sono le caldaie a biomassa?

Come abbiamo accennato nella breve introduzione, quando parliamo di caldaie a biomassa ci riferiamo a degli impianti di riscaldamento che sono alimentate con la biomassa.

Più precisamente, con il termine biomassa ci si riferisce a qualsiasi tipo di residuo che proviene dalla deforestazione, oppure dalle coltivazioni agricole o dalle attività industriali che si occupano di lavorare gli scarti di origine biologica, come la legna.

In pratica, si tratta di impianti di riscaldamento che vengono alimentati con dei prodotti biodegradabili e che possono avere diverse potenze, in base all’utilizzo che se ne vuole fare. Si possono infatti trovare impianti per il riscaldamento residenziale ma anche impianti industriali molto più grandi.

Esistono diversi tipi di caldaie a biomassa che vengono differenziati tra loro soprattutto in base al materiale che si utilizza per alimentarle e, trattandosi di materiali naturali, anche l’impatto ambientale sarà molto basso. Andiamo a vedere più avanti di cosa si tratta nello specifico.

Quali sono i diversi tipi di caldaie a biomassa? Come funzionano?

In genere, nel settore del riscaldamento, si fa una netta distinzione tra tre principali tipi di caldaie a biomassa che sono quelle citate in seguito:

  • le caldaie a pellet biomassa, ossia quelle che sono alimentate con gli scarti della lavorazione del legno che vengono poi pressati e assumono la forma di piccoli cilindri;
  • le caldaie a legna biomassa, ossia quelle alimentate con pezzi di legna tagliati nella misura adatta per entrare nell’impianto e bruciare;
  • le caldaie a cippato, cioè quelle alimentate con dei piccoli pezzi di legno che possono anche essere dei residui alimentari o vegetali lavorati appositamente per fare da combustibile (ad esempio il nocciolo di una pesca).

Ogni tipo di questi combustibile necessita uno stoccaggio particolare. Ad esempio la legna va depositata necessariamente in un posto riparato dall’umidità in quanto deve essere abbastanza secca per bruciare.

Tutti i tipi di caldaie a biomassa sono contraddistinti per il sistema di sicurezza di cui sono dotate e per il sistema di automazione e di modulazione della fiamma. Senza dimenticare il sistema elettronico di controllo che ci permette di utilizzarle con estrema facilità.

Quali sono i principali vantaggi di questi impianti?

I vantaggi di cui possiamo usufruire con l’acquisto di una caldaia a biomassa sono veramente tanti. Tra i più importanti ricordiamo soprattutto quelli citati in seguito:

  • l’impatto ambientale è nettamente inferiore in quanto non si ha l’emissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera;
  • la manutenzione è molto più semplice delle caldaie tradizionale;
  • lo sviluppo delle caldaie a biomassa ha portato un conseguente aumento dei posti di lavoro per coloro che raccolgono, lavorano e distribuiscono il combustibile, sia esso pellet, legna o cippato;
  • sono degli impianti ecologici in quanto non si usano combustibili nocivi per l’ambiente come il gas
  • il rendimento calorico è elevato;
  • sono degli impianti sicuri.

Come ultima cosa, ma non ultima per ordine di importanza, anche se, come vedremo più avanti, il costo è maggiore rispetto agli impianti tradizionali, c’è la possibilità di usufruire degli incentivi statali. Andiamo a parlare proprio di questi incentivi nel paragrafo successivo.

Come si ottengono gli incentivi caldaie a biomassa?

Quindi, come abbiamo già detto in precedenza, acquistando una caldaia a biomassa, sia essa a pellet, a legna o a cippato, possiamo usufruire degli appositi incentivi messi a disposizione dallo stato.

In linea molto generale abbiamo due possibilità: le detrazioni per risparmio energetico che ti danno la possibilità di beneficiare dell’ecobonus al 65% per tutti quegli interventi di riqualificazione energetica, e le detrazioni per le ristrutturazioni.

Le detrazioni IRPEF alle quali si può accedere per gli interventi di ristrutturazione edilizia, variano soprattutto in base al periodo dell’anno, ad esempio le spese che sono avvenute dal primo gennaio al 26 giugno del 2012 sono detraibili al 36% per una spesa massima di 48000 euro.

Per beneficiare della detrazione fiscale, il contribuente deve necessariamente seguire i punti di cui sotto:

  • pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale o il numero di partita IVA del beneficiario del bonifico,  il codice fiscale del contribuente che usufruisce della detrazione;
  • indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile.

Inoltre, il Fisco deve sempre avere a disposizione i seguenti documenti:

  • la copia del permesso edilizio se previsto dal regolamento edilizio comunale oppure l’autocertificazione attestante la data di inizio lavori e la descrizione dei lavori, qualora il regolamento edilizio comunale non preveda adempimenti per la realizzazione degli interventi;
  • l’attestato del produttore;
  • la fotocopia della domanda di accatastamento qualora non si abbiano i dati catastali;
  • le fatture o le ricevute fiscali e la ricevuta del bonifico;
  • la fotocopia delle ricevute di pagamento dell’ICI/IMU se dovuta.

Se non hai dimestichezza con le scartoffie e con i documenti, onde evitare di commettere errori e prolungare il periodo di attesa della detrazione, ti consigliamo di chiedere un parere ad un esperto, ad esempio ad un commercialista.

Quanto costano queste caldaie?

In precedenza abbiamo già accennato al fatto che, le caldaie a biomassa, hanno un costo più elevato rispetto ai tradizionali impianti di riscaldamento. In linea di massima possiamo dire che il costo di una caldaia a biomassa con una potenza compresa tra 20 e 28 kW ha un costo che parte dai 5000 euro circa. 

Possiamo infatti dire liberamente che il costo di questi impianti è circa due o tre volte superiore alle caldaie a gas o a condensazione, tuttavia, nel giro di 5 anni circa il prezzo dell’impianto può essere ammortizzato.

Infatti, utilizzando i combustibili naturali delle caldaie a biomassa e facendo un confronto con i prezzi degli altri combustibili come il gas e il gasolio, si stima un risparmio del 30%. Senza dimenticare che possiamo usufruire degli incentivi e del bonus statale sulle caldaie a biomassa del 55%.

Quali sono i migliori modelli che si trovano in commercio?

La scelta di una caldaia a biomassa non è semplice, bisogna infatti basarsi su diverse caratteristiche, ad esempio se sono delle caldaie che possono essere alimentate con diversi tipi di biomassa oppure no, o le caratteristiche dei sistemi di sicurezza e così via.

Anche la qualità di riscaldamento che vuoi ottenere dal tuo impianto infierisce sulla scelta della caldaia che fa al caso tuo. Infatti, se prenderai una caldaia a pellet otterrai un riscaldamento non troppo eccessivo, anche se il cippato e la legna sono considerati migliori, meno costosi e più sicuri.

Per scegliere l’impianto a biomassa che fa più al caso tuo, puoi rivolgerti alla GCB, ossia al Gruppo Caldaie a Biomassa, che raccoglie tutti i distributori nazionali di Europa che si occupano della realizzazione di caldaie a biomassa.

Tra le migliori aziende che puoi considerare per l’acquisto della tua caldaia a biomassa ricordiamo soprattutto l’Almar che, oltre ad occuparsi della realizzazione e della vendita di caldaie a biomassa per uso domestico, provvede alla realizzazione di impianti per i vendemmiatori e altri specialisti.

Allo stesso modo, anche la Com-Ind è considerata una valida azienda esperta nella manutenzione e nell’installazione di caldaie a biomassa.

Tra i produttori caldaie a biomassa troviamo soprattutto le seguenti:

Intuibilmente esiste un’infinità di queste aziende, per questo, prima di acquistare qualsiasi impianto, ti consigliamo di informarti a fondo sulla qualità dello stesso, ma soprattutto sul suo rendimento energetico.

Come ultima cosa, ma non ultima per ordine di importanza, puoi anche valutare la possibilità di acquistare una caldaia a biomassa usata, ad un prezzo nettamente inferiore.

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