Il riscaldamento domestico è uno dei crucci maggiormente presente nelle case dei consumatori: la manutenzione della caldaia (a metano o della caldaia a gas) è assolutamente indispensabile perché questo prodotto così importante possa durare anni ed anni, e quindi la manutenzione è funzionale anche al risparmio.
Ma la cura degli impianti di riscaldamento è importante non solamente per una questione economica e per mantenere la casa al caldo, ma anche perché la mancata osservanza degli obblighi da fare può comportare l’applicazione di sanzioni anche molto pesanti.
Ci sono controlli severi e accurati da svolgere per la manutenzione della caldaia: cerchiamo di capire quali sono le regole in materia e quali gli obblighi, a chi spettano e quali sono le sanzioni se non si rispettano le norme sulla manutenzione della caldaia.
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Manutenzione della caldaia, cosa dice la legge
Secondo il Decreto del Presidente numero 74 del 2013, per gli impianti domestici (quelli superiori a 10 kW ma inferiori a 100 kW a combustibile liquido o solido) i controlli sono da effettuare ogni due anni.
Per gli impianti domestici invece superiori a 10 kW e inferiori a 100 kW che vanno a gas metano o GPL, i controlli sono da effettuare ogni quattro anni.
Per le caldaie che superano i 100 kW, invece, i controlli devono venire effettuati ogni anno per legge.
In ogni caso ci sono delle norme che derogano a queste ultime disposizioni, che valgono solamente laddove le regioni non abbiano deciso per dei termini diversi in sede di manutenzione: la frequenza dei controlli può essere definita anche dal produttore, sotto i quattro anni, ed eventualmente dall’installatore.
Inoltre i controlli sono cosa diversa dalle ispezioni di sicurezza, che sono disciplinate dalle province e dai comuni, se hanno più di 40mila abitanti.
Se quindi ti trovi in un comune con più di 40mila abitanti, è bene che tu controlli quali sono i termini e le frequenze degli interventi di manutenzione e dei controlli, nonché tutta la documentazione da tenere.
Infatti il mancato rispetto delle frequenze di controlli e della manutenzione caldaia comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie anche abbastanza pesanti.
Manutenzione caldaia
Ovviamente la manutenzione della caldaia ha un costo. In linea generale possiamo dire che i costi da sostenere sono fra i 60 euro ed i 100 euro per altri interventi.
Ma quando si acquista la caldaia, bisogna subito effettuare alcuni controlli che sono i seguenti:
- la prima accensione ed il collaudo: deve essere eseguita dal tecnico. In questa fase di fa anche il controllo fumi (caldaia e tubazioni), ed attenzione: non tutte le aziende includono nel prezzo del prodotto questa serie di primi controlli necessari;
- un altro costo aggiuntivo, ma senza dubbio molto utile, è quello dell’estensione della garanzia. L’estensione della garanzia può costare un prezzo fisso, o un canone annuale, a seconda dell’azienda. Fate bene i vostri calcoli: di solito si estende la garanzia per i primi 5 anni, se però questo programma è troppo costoso, allora non conviene, perché è molto difficile che si abbia bisogno di controlli supplementari (oltre quelli previsti per legge) e di pezzi di ricambio nei primi cinque anni di vita della caldaia.
La manutenzione della caldaia richiede interventi regolari, come la pulizia del bruciatore, la pulizia dello scambiatore di regolazione, il controllo dell’efficienza energetica e della ventilazione anche allo scopo di tutelare l’ambiente.
Il controllo dei fumi della caldaia consiste nell’esame dei fumi che vengono prodotti dalla caldaia: si analizza la combustone, la concentrazione dell’ossido di carbonio, e l’indice di fumosità della caldaia.
I manutentori e gli installatori ai quali bisogna rivolgersi sono solo quelli abituati secondo la legge ad effettuare ogni tipo di manutenzione della caldaia.
Manutenzione e controllo caldaia: il bollino blu
Uno dei più importanti passi della manutenzione della caldaia è il bollino blu, conosciuto anche come controllo dell’efficienza energetica.
La legge specifica molto bene la frequenza con la quale il bollino blu della caldaia deve essere effettuato.
Il bollino blu è una certificazione che viene emessa da un tecnico specializzato e che certifica che la caldaia funziona correttamente, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista delle emissioni.
Il bollino blu quindi permette di certificare che la caldaia ‘gode di buona salute’ e che non produce emissioni che sono dannose anche per l’ambiente, o sostanze tossiche e inquinanti.
La revisione della caldaia include anche la certificazione dell’efficienza energetica: alla fine del controllo dove chiedere il bollino blu al tecnico.
Innanzitutto questo intervento di manutenzione è disciplinato nel decreto legislativo 311 del 2006, che dice anche che il bollino blu è obbligatorio per ogni impianto di riscaldamento regolato da una caldaia in tutta Italia.
Il bollino in questione deve essere messo sull’apposito libretto dell’impianto.
La prima verifica dei fumi della caldaia, con conseguente applicazione del bollino blu, avviene in sede di prima accensione della caldaia stessa.
Attenzione: si tratta di un passaggio che deve essere necessariamente effettuato dal tecnico. Ogni intervento fai da te può essere molto pericoloso.
Il tecnico una volta effettuata la manutenzione e apposto il bollino blu alla caldaia provvede a trasmettere l’esito del controllo al Comune, o alla provincia o alla regione.
Solitamente questo controllo viene effettuato prima dell’autunno, verso la fine dell’estate. Sarebbe bene eseguirlo almeno un mese prima dell’accensione della caldaia, per avere tempo di intervenire in caso di problemi.
Il responsabile del controllo dell’efficienza energetica, colui che dovrà al termine del controllo rilasciarvi il bollino blu, è il tecnico specializzato che è abilitato alla funzione.
Chi responsabile del controllo fumi e della manutenzione?
Ma a chi spetta stare attento alle scadenze per i controlli della caldaia? A chi spetta la manutenzione della caldaia? Questo adempimento grava, per legge, sul proprietario della caldaia.
È il proprietario quindi che deve adoperarsi affinché il tecnico abilitato venga ad effettuare il sopralluogo, e spetta al proprietario controllare che non siano passate le scadenze previste dalla legge per la cadenza dei controlli e della manutenzione della caldaia.
L’obbligo di produrre il rapporto di controllo dell’impianto spetta a chi vive nell’appartamento, proprietario o inquilino.
In caso si viva in condominio, invece, responsabile è l’amministratore, che può anche delegare un terzo per questo compito.
Una volta ultimato il controllo, il tecnico deve apporre il bollino blu sul libretto della caldaia: controllate sempre che lo faccia e non si dimentichi.
Nel caso in cui il bollino blu non venga apposto, la responsabilità è del proprietario dell’impianto che deve vigilare su questo particolare.
Manutenzione caldaia costo
Al termine del controllo, il tecnico annota sul libretto eventuali interventi e deve compilare il ‘Rapporto di controllo tecnico di manutenzione’.
Questo documento contiene delle informazioni assai importanti: una copia viene rilasciata al proprietario della caldaia, una viene inviata all’organo che controlla l’esecuzione della manutenzione ed una all’impresa il cui tecnico ha svolto la manutenzione della caldaia.
Ma qual è il costo del bollino caldaie? Ottenere il bollino blu al termine del controllo per l’efficienza energetica ha un costo di circa 180 euro in totale.
Ovviamente questo costo è solo approssimativo. Si tenga conto che il costo della manutenzione è sui 70 o 80 euro, ed il costo del controllo dei fumi è sui 190 euro.
Responsabile dell’impianto termico
Abbiamo visto come si svolgono i controlli e la loro frequenza, ci rimane da vedere chi è la figura del responsabile dell’impianto termico.
Chiariamo che questo responsabile è l’occupante (ad ogni titolo) delle singole unità immobiliari residenziali; il proprietario delle singole unità, se non sono date in locazione; l’amministratore, in caso di condominio con impianti termici centralizzati; il proprietario o l’amministratore delegato, se gli edifici sono di proprietà di soggetti diversi dalle persone fisiche.
Manutenzione caldaia sanzioni
Abbiamo detto che bisogna essere molto attenti a rispettare le scadenze per i controlli della caldaia; non solo perché una caldaia difettosa può inquinare ed essere anche pericolosa, ma anche perché si incorre altrimenti in sanzioni pecuniarie salate.
Vediamole tutte. Il quadro generale delle sanzioni è disposto dal decreto legislativo numero 192 del 2005, il quale fissa le sanzioni per la mancata manutenzione delle caldaie, all’art. 15.
In caso di assenza del bollino blu (abbiamo detto che spetta al responsabile dell’impianto farselo rilasciare al termine del controllo) si rischia una sanzione di minimo 500 euro e massimo 3mila euro.
I comuni sopra i 40mila abitanti svolgono ispezioni e controlli che scattano a campione in caso di mancato pagamento del bollino blu caldaia.
In caso di anomalie negli impianti domestici al proprietario o all’inquilino può essere anche irrogata una multa dai 50 ai 200 euro, che sale per impianti più grandi.
È quindi importante eseguire tutti i controlli entro le scadenze definite dalla legge e farsi sempre rilasciare il bollino blu.
Conclusioni
Mantenere la propria caldaia in buona salute è importante per la propria sicurezza, per la tutela dell’ambiente e per evitare incidenti.
Abbiamo visto che in caso di mancata esecuzione degli obblighi di legge che riguardano la manutenzione delle caldaie scattano delle sanzioni pecuniarie anche molto pesanti.
Per questo motivo è sempre bene annotarsi le scadenze per chiamare il tecnico, ed evitare così di incorrere in sanzioni o ancora peggio in problematiche della caldaia.
Ricordate sempre di non cercare interventi fai-da-te, in ogni caso solamente il tecnico abilitato può rilasciare il bollino blu.